Musicista italiano. Figlio del maestro di cappella del duomo di Tortona, ancora
giovane affiancò il padre nella sua attività e completò gli
studi al conservatorio di Milano e alla scuola di musica sacra di Ratisbona. Nel
1894 ottenne la direzione della cappella di San Marco a Venezia, nel 1895 fu
ordinato sacerdote e nel 1898 fu chiamato da Leone XIII come vicemaestro della
Cappella Sistina; nel 1902 ne divenne maestro. Dal 1930 fu dichiarato accademico
di Italia. Tutta la sua produzione si concentrò nell'ambito sacro, ma fu
particolarmente eccellente nel genere dell'oratorio. Ricordiamo fra gli altri:
La passione di N.S. Gesù Cristo (1897),
La resurrezione di
Cristo (1898),
Il Natale del Redentore (1899),
La strage degli
Innocenti (1900),
Transitus animae (1907). Scrisse inoltre messe,
mottetti, pagine strumentali, per coro e orchestra. Sua caratteristica fu la
grande spontaneità di composizione. Egli non ignorò influenze
wagneriane né dimenticò la polifonia classica palestriniana, anche
se i suoi cori furono più omofoni che polifonici e i finali, di solito,
fugati (Tortona, Alessandria 1872 - Città del Vaticano 1956).